Ieri siamo andati verso il sud, in un luogo dove i Missionari stanno ricostruendo una vecchia Chiesa e a fianco edificando un nuovo monastero per le monache di clausura. Gli spostamenti qui sono molto faticosi perchè le strade sono molto tortuose e strette e ora occorre fare una variante perchè la strada principale che va e torna da Kutaisi verso ogni direzione è interrotta causa frane e straripamento di un fiume. Padre Carlo chiama la Georgia “vasca da bagno”, in quanto risulta essere una culla tra le due catene del Caucaso maggiore e nord e minore a sud. Insomma l’acqua non manca, ma mancano tante altre cose. La miseria qui è data dall’abbandono. Le vecchie fabbriche, le vecchie miniere e tutte le attività che erano fiorenti sotto il comunismo ora sono ferme e abbandonate e le città cresciute intorno ad esse sono piene di case fatiscenti e di gente disoccupata.
Oggi invece ci siamo fermati qui in Missione per parlare dei progetti, principalmente quelli di cui ci occupiamo, ma anche di eventuali nuove proposte. Abbiamo parlato a lungo principalmente con Suor Loredana e Suor Anna Maria, raccogliendo le informazioni necessarie per poter relazionare al gruppo e prendere insieme le decisioni su come procedere.
Fra poco partiamo per Batumi, in visita al dormitorio…