Ciao a tutti,
è “solo” il 22 di Giugno questa volta vi scrivo dall’ aeroporto di Sofia, dove sono in attesa di prendere il volo per Varsavia e quindi ho un po’ di tempo a disposizione per fare il punto della situazione di questo mese di Giugno che si sta per concludere. Perché sono a Sofia? Abbiamo appena concluso una settimana di intercambio con professionisti che lavorano con i giovani come formatori nel’ ambito del volontariato e lunedì inizierò la settimana di formazione con i giovani volontari che stanno per partire da Goiania. Sono stato qui con Maria, Cearà e Luis (Teatro) che molti di voi conoscono o avranno sentito nominare spesso. Abbiamo fatto incontri molto produttivi con altri formatori provenienti da Spagna, Bulgaria, Cipro, Italia, Polonia e Slovenia e abbiamo potuto imparare tante cose che potremo applicare nel nostro quartiere di Jardim das Oliveiras. Spero possa essere così anche la settimana prossima per i ragazzi che parteciperanno ai prossimi incontri di formazione (aggiungerò due righe alla fine di questa lettera prima di inviarla). Tra oggi e domani ne approfitterò per godermi un po’ i miei genitori che si fanno la “sfacchinata” di andare fino a Varsavia per passare 24 ore con il loro piccolo, un’ennesima dimostrazione del fatto che senza di loro e senza le possibilità che mi hanno fin da piccolo, non so proprio se oggi sarei così felice di quello che sto facendo! Quindi per la prima volta faccio un viaggio andata e ritorno in Europa ma senza passare dall’Italia, all’inizio mi è sembrato strano, ma forse non lo è così tanto.
Direi che gli eventi che mi hanno maggiormente occupato in questo mese di Giugno sono stati sostanzialmente quattro: Incontri di formazione sul volontariato per e con giovani e adulti, università, preparazione dei viaggi, corsi di inglese e organizzazione per i mesi di luglio ed agosto. Andiamo per ordine (sparso): Il periodo universitario è stato impegnativo, anche perché ho dovuto anticipare esami che avrei dovuto fare tra il 15 e il 30 di giugno, quindi direi che mi hanno occupato il 65% del tempo; per fortuna sono andati bene e sono riuscito a concludere un altro semestre di questa corsa della quale vedo il traguardo! Gli incontri sul tema del volontariato e l’organizzazione del viaggio ci hanno dato tanto da fare, le tempistiche dei partner del progetto europeo non ci hanno aiutato e non hanno considerato le nostre difficoltà organizzative dovute al fatto di essere oltre oceano; io e Paolo abbiamo avuto bisogno di tanti chilometri di corsa (io) e in bicicletta (lui) per non stressarci troppo. Io personalmente devo ringraziare molto anche Flavinha che mi ha sopportato e tranquillizzato tantissime volte. Per me e Paolo questo progetto significa molto: è una sfida e un’esperienza totalmente nuova ma che sta portando e porterà tanti benefici alla nostra comunità e sarà importante per la crescita personale nostra e di tutti i ragazzi che sono coinvolti in questi progetti internazionali. Progetti che hanno anche permesso la realizzazione di un corso di inglese basico per tutti i viaggiatori ma aperto a tutta la comunità: non abbiamo avuto un grande risposta da parte degli abitanti del quartiere ma siamo intenzionati a dare continuità a questo progetto che coinvolge anche studenti dell’Università Cattolica di Goiania. Tra pochissimo arriveranno tanti amici dall’Italia, alcuni conosciuti e altri no e siamo pronti ad accoglierli a braccia aperte; al mio ritorno comincerà la Colonia di Ferias che sarà centrata sul tema del rispetto ambientale, il riciclaggio e i cambiamenti climatici, utilizzeremo il cartone animato Wall-E e stiamo già pensando ad attività manuali molto interessanti legate al riciclaggio. Quest’anno faremo un nuovo esperimento: due giorni di GREST nella parrocchia del nostro amico Don Amaurì che ci è sempre molto vicino e ci aiuta con grande amore ed entusiasmo… vi faremo sapere come vanno le cose!
Abbiamo avuto (come sempre) qualche cambiamento in molte delle nostre famiglie, alcuni positivi e altri meno, cerchiamo sempre di poter assistere al meglio tutti rendendoci conto che ci sono limiti che non possiamo superare!
Il secondo weekend di Giugno abbiamo realizzato la festa junina della parrocchia, eravamo responsabili per la preparazione di pop-corn, zucchero filato e canjica (crema di latte con cannella e mais) oltre che alla gestione della pesca di beneficienza e dei tappeti elastici. Abbiamo cercato di aiutare il più possibile nell’organizzazione dei locali prima e dopo la festa ed è stato bello perché ha permesso di sentirci parte della parrocchia e ha fortificato la relazione con i parrocchiani.
Questa volta siete fortunati e non dovrete passare troppo tempo per leggere il mio solito romanzo, concludo questa lettera con una piccola riflessione per questa estate che è cominciata e rappresenta per molti un periodo di riposo, vacanza, viaggi più o meno esteso. Ricordiamoci dei più piccoli di ogni parte del mondo, non dimentichiamoci di loro, cerchiamo di mantenere sempre uno stile sobrio e rispettoso anche di realtà che sono molto lontane dalla nostra quotidianità e che probabilmente non riusciremo mai a cambiare. Credo che il rispetto sia una grande arma contro l’indifferenza, una “malattia” che sta contagiando gran parte del mondo. Sentiamoci uniti e riuniamoci intorno alle parole del Vangelo che con semplicità ci spingono ad incontrare gli altri, a non rinchiuderci in noi stessi per godere dei nostri privilegi ma a condividere le cose belle e preziose che la vita ci dona. Impariamo a spezzare il pane con tutti, a guardare tutti negli occhi perché solamente a partire dagli sguardi si può arrivare a vedere il cuore delle persone! Viaggiamo, incontriamo, viviamo ma non restiamo indifferenti a tutto ciò che accade intorno a noi, facciamo azioni concrete, piccole e di cuore, perché il cambiamento deve e può solamente partire da dentro di ognuno di noi!
Vi invio questa lettera da Rio de Janeiro, dove oggi passeremo una giornata e cercheremo di vedere il più possibile di questa città tanto famosa. La settimana di incontri con i giovani a Varsavia è andata abbastanza bene, siamo riusciti a conoscere realtà interessanti e allo stesso tempo differenti, abbiamo fatto contatti interessanti ma non abbiamo approfondito molto l’aspetto del volontariato a livello globale. In ogni caso facciamo tesoro dell’esperienza e cercheremo di riproporre le cose migliori nel nostro quartiere.
E domani si comincia con l’avventura della Colonia de Ferias!
Um grande abraço
Alessandro Calidoni