Da un po di tempo ormai ci stiamo occupando del tema Alcol, con particolare riguardo al tema della prevenzione (attraverso il progetto) “Prevenzione Alcologica a Batumi, Georgia“) a cui stiamo lavorando insieme a Caritas Diocesana, ACAT Parma Sud il Volo e Caritas Diocesana di Parma.

Tra pochi giorni un team di volontari della nostra associazione e professionisti partiranno alla volta della Georgia per inaugurare le attività con la prima formazione. Ma prima di raccontarvi meglio di cosa si tratta (eh eh dovrete aspettare ancora un po…) vi vogliamo dare alcune informazioni sulle usanze in Georgia.

 

1. LA TRADIZIONE DEL VINO

 

La Georgia ha un’antica tradizione di viticoltura ed è uno dei più antichi centri di coltivazione della vite. Proprio in questa regione, un gruppo di archeologi ha recentemente trovato la più antica cantina del mondo, risalente a 6.000 anni fa. Secondo gli archeobotanici, la successiva addomesticazione della vite farebbe degli antichi abitanti dell’odierna Georgia tra i più antichi vignaioli della storia.

 

 

2. LA PRODUZIONE DI VINO

Il 4 dicembre 2013 Unesco ha riconosciuto il metodo tradizionale di vinificazione georgiano nelle anfore, Qvevri, come patrimonio intangibile dell’umanità. Sul sito dell’Unesco questa tradizione georgiana viene descritta così: “Il metodo di vinificazione Qvervi prende il nome dal particolare vaso di terracotta ovale – il Qvevri – in cui il vino fermenta ed è riposto nei villaggi e nelle città in tutta la Georgia. La tradizione gioca un ruolo vitale nella vita di tutti i giorni e nelle festività e, insieme al vino e alle vigne frequentemente evocate nelle tradizioni orali e nelle canzoni, costituisce una parte inseparabile dell’identità culturale delle comunità georgiane.

 

3. IL TAMADA

Nelle “supra” – banchetti – il “tamada” è il cerimoniere, una persona espressamente dedicata a proporre brindisi, e la tradizione popolare vuole che egli sia eloquente, intelligente, arguto, scaltro, con buon senso dell’umorismo.

A tavola il tamada, con una breve loquace prefazione, propone un brindisi agli ospiti. Ad ogni brindisi del tamada tutti si alzano, ascoltano in assoluto silenzio le sue parole, quindi al grido del suo “gaudmarjos”,  bevono tutto d’un fiato. Genericamente si inizia con un brindisi in onore dell’evento che si intende festeggiare, quindi si propone un brindisi all’ospite, uno alla salute, uno alla fertilità, uno alla prosperità, uno alla longevità, uno ai cari defunti, uno alle persone care, uno all’amicizia, uno ai sogni, e cosi via per quasi tutta la durata dell’incontro conviviale.

 

4.  LA CHACHA

Chacha è la bevanda di un’origine caucasica  simile alla nostra grappa, bevanda molto forte spesso usata dal Tamada durante i banchetti. Ecco un breve video su come viene prodotta:

 

 

 

Bere alcolici in Georgia fa parte delle tradizioni sociali e culturali più antiche e per questo l’alcolismo è difficilmente riconosciuto e ancor meno trattato. L’alcolico più usato è il vino, mentre la birra, che non è considerata un vero alcolico è consumata spesso solo come bevanda dissetante, anche dai giovanissimi.

A livello statale, non esiste un piano d’azione sul consumo di alcol, come non esistono restrizioni per la vendita di alcolici (ore, giorni, luoghi). Ugualmente, non esistono regole legalmente vincolanti per la promozione commerciale di alcolici e l’informazione sui danni fisici dell’alcol sulle confezioni/bottiglie di prodotti alcolici. Legalmente, gli alcolici possono essere venduti solo ad acquirenti di maggiore età (18 anni). La concentrazione di alcol nel sangue massima per poter legalmente guidare un veicolo in Georgia è di 0,02%.