Anche quest’anno si sono svolti i laboratori con i bambini del catechismo e il gruppo degli adolescenti che hanno intrapreso il cammino dopo la Cresima.l  laboratori sono stati coinvolgenti e hanno dato occasione ai catechisti di osservare i ragazzi e di crescere insieme. Gli stessi catechisti hanno sottolineato come può diventare importante parlare di Gesù attraverso queste abilità.

In un laboratorio si è  lavorato sul tema della prossimità e del prendersi cura degli altri e anche del creato. I laboratori sono riusciti a realizzare il tema perfettamente coinvolgendo i ragazzi in modo molto positivo, sia le attività che le riflessioni sono state adatte al gruppo e all’età dei partecipanti.

In un laboratorio si è parlato del pregiudizio”. La relatrice e le sue “aiutanti” hanno mostrato la prima parte di un video dal titolo “The Lunch date”” e successivamente hanno fatto lavorare i ragazzi sui contenuti visti e “intuiti” relativamente alla parte vista.

Successivamente hanno mostrato la seconda parte del video: le scene erano totalmente inaspettate anche se perfettamente plausibili: nessuno dei ragazzi, nei commenti e nelle osservazioni precedenti le aveva ipotizzate, ma aveva “giudicato” spontaneamente ed erroneamente in base a idee e situazioni date per scontate.

Le conclusioni, in base alle esperienza fatta, hanno aiutato a riflettere e definire cosa sia il “pre-giudizio”.

Il laboratorio è terminato con una lettura presa dal testo di Marco Aime “Eccessi di culture” che ha reso evidente come, nonostante gli uomini appartengano a culture, razze, civiltà diverse, vi è una relazione profonda ed inconsapevole tra tantissimi fattori di vita quotidiana che accomunano ciascuno.

A questo incontro i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo, sia per gli strumenti utilizzati  (filmati, brain-storming), sia per le modalità con cui è stato condotto (la responsabile è molto brava nella gestione del gruppo).

Altro laboratorio ha avuto come tema “I talenti”, intesi come le capacità, le predisposizioni personali che ogni ragazzo scopre in sé crescendo.

I ragazzi hanno assistito alla testimonianza di una ragazzo, Jerreh, partito dal Gambia a 16 anni, lasciando la madre e i fratelli, che raccontato il suo viaggio ed il motivo per cui lo ha intrapreso.

Jerreh è salito su un pullman e ha fatto un viaggio durissimo e pericoloso attraversando deserto, Senegal, Mali, Burkina Faso, Nigeria e Libia, per poi arrivare su un gommone in Sicilia, da cui è stato trasferito nel Parmense, e accolto da una comunità. In questa comunità  Jerreh ha iniziato il suo percorso di integrazione e ha gettato le basi per realizzare il suo sogno: imparare a leggere e a scrivere, apprendere l’italiano, conoscere altri ragazzi, trovare un lavoro.

A Parma ha incontrato l’associazione Agevolando e un gruppo di volontari che lo sostengono e lo accompagnano, anche quando è diventato maggiorenne. Con uno di loro, Roberto, maestro in pensione,  Jerreh ha raccontato la storia del suo viaggio in un piccolo libro: “Storia di un lungo viaggio”.

Al termine della sua testimonianza Jerreh ha mostrato un breve video con foto del viaggio. Ora il sogno di Jerreh è “diventare un politico non come quelli della tv, un politico che possa fare del bene alle persone”! I ragazzi (ed i catechisti) hanno seguito con molta attenzione questa testimonianza, molto colpiti ed impressionati dal coraggio, dalla determinazione e dalla saggezza di Jerreh. I laboratori siano stati molto efficaci relativamente alle tematiche che avevano come oggetto. Le persone che li hanno condotti sono state molto incisive e “preparate”.