Report della formazione da parte delle educatrici Ausl Barbara Cantarelli e Licia Caroselli
31/10/2017
mattino
Presentazione della nostro progetto al Centro Iren. Presenti ACAT e P. Gabriele. Operatori INER direttore del centro Narcologico di Kutaisi (medico Psichiatra) e docente universitario( si potrebbe pensare ad una tesi su questo progetto e sul problema)
Dall’incontro emerge il bisogno della Comunità di fare prevenzione partendo dalla scuola materna.
Da questo incontro emerge che:
i presenti possono partecipare alla formazione di Batumi
possiamo pensare ad alcuni incontri formativo a Kutaisi con presenza anche di operatori di Iner
fare partire un gruppo ACAT (minimo due famiglie che facciano da base per poi iniziare con gli incontri)
pomeriggio
Incontro con i ragazzi del Centro giovani di Kutaisi. Intervento in una classe di 15 ragazzi.
Gioco degli occhiali, della pallina, lavoro sul cartellone, consegna etilometro. Durata intervento 2 H
Presenza di due insegnanti
01/11/2107
mattino: incontro-confronto sugli sviluppi futuri del progetto
pomeriggio: incontro nella scuola con vice preside , insegnanti e 15 ragazzi . Presentazione della prevenzione con il metodo della peer- education. Dall’incontro emerge aggressività di chi usa verso chi non usa.
Problemi nei villaggi per mancanza di lavoro e prospettive. Poco controllo da parte dei genitori soprattutto negli adolescenti . Uso di sostanze: cannabis, pasticche, alcol.
Grafico su uso di alcol: uso- abuso (provoca morti per incidenti stradali)- dipendenza (provoca morti per salute). Il problema non è l’alcol ma come lo uso
In Georgia il tasso alcolico consentito: 0,03 in Italia 0,50 per i neo patentati e 0,00
Consegna depliant
02/11/2017
Incontro con i ragazzi della scuola. Presenti Irene Mary e Lia medico narcologico.
Vengono attaccati due cartelloni. I ragazzi vengono messi in cerchio. Si chiede loro in modalità brainstorming di dire cosa gli viene in mente alla parola alcol. Successivamente si chiede loro di cerchiare con colori diversi le voci che
domanda: dividiamo le conseguenze in positive e negative dell’alcol, cercando di raggruppare le risposte date dai ragazzi.
Domanda: dove si usa, in che contesti l’alcol
Lavoro di gruppo, suddivisioni in piccoli gruppi. Ogni gruppo deve darsi un nome. Mandato: scrivere 2/3 domande su cosa secondo loro e secondo i loro coetanei/ amici non sanno dell’alcol.
Restituzione del lavoro di gruppo:
Gruppo “alcolizzati”
Da dove deriva la parola alcol; L’effetto più grave dell’essere ubriaco; che danni a lungo termine; Quanti bicchieri possiamo bere per avere un umore buono senza stare male; Voi operatori vi siete mai ubriacati? Abbiamo mai incontrato ubriachi che ci hanno fatto del male??
Gruppo “No alcol”
Perché sono pericolosi gli alcolisti ?? Come possiamo recuperare gli alcolisti ?? Se uno è alcolisti è fertile ??
Gruppo “Venni, vidi e vinsi”
Che danno porta l’alcol al corpo?? Se uno usa spesso l’alcol quali sono le conseguenze?? Da dove nasce il desiderio di usare l’alcol nell’uomo ?? E’ giusto vendere alcol ai giovani ?? Come possiamo rimediare ai danni causati dall’alcol ??
Incontro con il preside: presenti anche Lia (medico) e Mary
Rispetto agli argomenti i ragazzi hanno preparato una ricerca e possono essere supportati da un adulto. A Dicembre noi li formiamo ancora per fare un intervento con noi l’ultimo giorno di formazione. Per il preside a Dicembre questo sarebbe possibile. Pensa sia opportuno che si formino anche un piccolo gruppo di insegnanti che in futuro potrebbero supportare questi ragazzi formati. Fondamentale che questo percorso sia riconosciuto dagli insegnati
Utilizzo di un questionario anonimo
Si chiede al preside che se ritiene opportuno può contattare delle famiglie che potrebbero alla prossima permanenza di Mirzia e Sergio sperimentare gruppi ACAT
Si ipotizza di aiutare i ragazzi ad aprire una pagina Facebook, con la quale noi possiamo rimanere collegati. Si pensa per questo alla figlia di Tamazi che parla un po’ italiano e che potrebbe avere un ruolo di tramite.
Ruolo della Peer education
- Dare ai giovani la competenza di essere giovani
- Riuscire a trasmettere uno stile adulto che non è giudicante verso di loro
- Dare loro ascolto per lasciarli liberi di parlare e di esprimere i loro dubbi
- Trovare delle modalità che li possono aiutare a trovare un senso critico
- Responsabilizzare i giovani ad avere responsabilità, delle competenze
- Non fare più progetti per loro ma per loro.
Report esperienza da parte dei formatori:
- Opportunità di conoscere una scuola.
- Disponibilità del preside
- Esperienza positiva con i ragazzi e positiva la visione che questi ragazzi sono dati nel loro lavoro.
- Presenza della Lia e di Mary che credono in questo progetto e hanno voglia di impegnarsi